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Le città invisibili

"Anche le città credono d'essere opera della mente o del caso, ma né l'una né l'altro bastano a tener su le loro mura.

D'una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda."

Nel 1972, Italo Calvino, ricorrendo alla tecnica della letteratura combinatoria, scrive Le città invisibili. Opera in cui è evidente l'influenza della semiotica e dello strutturalismo